Luce

coaching corsi crescita personale iopensopositivo mente obiettivi pnl sviluppo Jan 30, 2023

Quando i cambiamenti diventano troppi e si avvicendano troppo velocemente, può capitare di scoprirsi al tappeto con alcune difficoltà a rialzarsi.

Circa 15 anni fa, nell’arco di un anno mi sono laureata, è morta mia mamma e mi sono sposata: tante, troppe cose tutte insieme che col senno di poi capisco abbiano avuto un carico da novanta sulla mia vita. E così è successo che passati 5 anni e una tanto aspirata maternità, la mia vita non “scorresse” come avrei desiderato: mi sentivo insoddisfatta e poco appagata, talvolta annoiata e malinconica, investita di ruoli e responsabilità per i quali a volte ne accusavo più l’onere che l’onore.

Col senno di poi, posso affermare che queste dinamiche capitano tutte le volte che rimettiamo ad un obiettivo “esterno” la responsabilità del nostro benessere personale, tutte le volte cioè che affidiamo a qualcuno qualcosa il compito di farci stare bene. Ed ecco allora che crediamo (e speriamo) staremo meglio non appena ci sposeremo, oppure avremo un figlio, o magari otterremo quel dato lavoro; ed al pari di un bambino che mostri entusiasmo per un gioco nuovo appena ricevuto, anche noi mostriamo entusiasmo per tutto ciò che di nuovo e desiderato arriva nella nostra vita…salvo poi abituarcene e nel giro di più o meno tempo muoverci nuovamente alla ricerca di qualcos’altro da cui trarre vitalità e ispirazione.

Quello che ci spinge è spesso il desiderio di uscire da un fastidioso stato di inquietudine ed insoddisfazione che diversamente non sappiamo come arginare; ma il punto è che l’avere non produce l’essere, quanto piuttosto il contrario.

Credere che se/quando avremo un figlio saremo felici…piuttosto che se/quando andremo a vivere in quella data casa ritroveremo la serenità, significa vincolare costantemente il nostro benessere al raggiungimento di un traguardo esterno; in questo modo finiamo col mettere in scacco la nostra serenità e col correre una corsa senza fine, perché l’esistenza di ognuno di noi è un percorso costellato di continui obiettivi e nuove mete di riferimento quindi…quando mai potremmo crederci veramente arrivati? e quando mai potremmo sentirci pienamente sereni e appagati?

Piuttosto, nella vita funziona esattamente il paradigma contrario: anziché avere (macchina, casa, fidanzato, etc.) per poi essere (felici, realizzati, sereni, etc.), prima di tutto cose migliori della vita, quoteESSERE, ovvero adoperarsi per costruire al proprio interno una base solida cui attingere in direzione di tutto ciò che desidereremo avere. Un post che ho pubblicato sulla pagina Facebook di dariablog accenna proprio a questo aspetto: “Nella vita, le cose migliori…NON sono cose”; ovvero nella vita ciò che di meglio possiamo regalarci per stare bene non sono assolutamente oggetti e beni superflui, quanto più ESPERIENZE.

Sul tema è stata anche condotta una ricerca dagli psicologi Leaf Van Boven e Thomas Gilovich, che per il loro campione di studio hanno testimoniato come la felicità richiami prevalentemente l’acquisto di esperienze (per es. un viaggio, un corso, etc.) piuttosto che l’acquisto di beni materiali (per es. un paio di scarpe, un gioiello, etc.). Questo perché gli oggetti, nel tempo, semplicemente invecchiano; le esperienze invece, nel tempo, si trasformano in tutti quei momenti salienti e mitizzati che costituiranno poi la storia della nostra vita.

E proprio in un’esperienza decisi di investire tempo ed energie anni or sono, quando di pari passo con il mio latente senso di insoddisfazione c’era la forte esigenza di cambiare e migliorare sul fronte personale. Sapevo che volevo stare meglio, e l’istinto mi diceva che dovevo partire da me stessa e investire in me stessa. Così mi iscrissi ad un corso di crescita personale, della durata di 2 anni, da cui avrei ottenuto molto di più di quanto osassi immaginare.

Attraverso quel corso ho conseguito un importante diploma di Master in Programmazione Neurolinguistica, facendo esperienza di me stessa, dei miei limiti e dei miei punti di forza; attraverso quel corso ho conosciuto persone meravigliose che tuttora sento e frequento con regolarità, e che arricchiscono in maniera impagabile la mia vita; attraverso quel corso ho riso, pianto, passato momenti di tensione e momenti di grande crescita; attraverso quel corso, e gli strumenti di quel corso, ho cambiato gli occhiali con cui osservo la realtà, e quello che vedo ora mi mi piace decisamente di più di quel che vedevo un tempo.

Ed in quel corso non ho ancora smesso di partecipare e di esserci; un tempo come discente, e nuovamente a giugno di quest’anno in qualità di team leader a fianco di Lucia Giovannini e Nicola Riva (trainer straordinari oltre che carissimi amici), co-fondatori dell’associazione BlessYou!.

uceQuel corso è Luce, Libera Università di Crescita Evolutiva: un corso di studi per aumentare le personali potenzialità e sviluppare i propri talenti. Un corso per apprendere ad essere il meglio di se stessi. Un corso per trasformare la propria vita verso gli obiettivi desiderati, e allenare gli altri a fare lo stesso. Un corso per essere tra i pochissimi esperti di Neurosemantica in Italia.

Di seguito una tra le tante testimonianze che trovate sul sito di BlessYou!, nella sezione dedicata al Corso Luce:

All’inizio del 2012 in azienda mi hanno assegnato un lavoro che non volevo fare. Ero sicura di non essere abbastanza brava, di non essere capace. L’ho iniziato poco alla volta, mettendo in pratica gli strumenti che mi avete insegnato a LUCE. E posso confermarvi che ho chiuso il 2012 con un Fatturato per i miei territori che ha superato i 2.6 Mio $ +46% rispetto allo scorso anno, in un periodo di crisi e recessione, e con paesi considerati “poveri”…. Grazie per tutto quello che fate, Grazie di essere nella mia vita!

– Cristina

Perché dopotutto nella vita, le cose migliori…non sono per nulla cose. E il valore di una grande esperienza, è un bene che custodisci e ti arricchirà per sempre.

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